TRUCKNET - RIVISTA DIGITALE - December 2020
ridurre le emissioni di gas a effetto serra e adattarsi ai cambiamenti climatici. I governi sono tenuti a riferire in modo trasparente i loro progressi su base annuale dell UNFCCC. È chiaro che tutte le parti devono contribuire allo sforzo globale congiunto per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi e alla fine di guidare il mondo su una strada verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le linee guida per l’implementazione devono essere abbastanza forti da fornire la chiarezza di cui le aziende, gli investitori e i pianificatori devono accelerare gli sviluppi tecnologici a basse emissioni di carbonio. Nel 2019 i colloqui annuali sui cambiamenti climatici (COP 25) si sono svolti a Madrid, in Spagna e il risultato è stato in gran parte deludente. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha commentato: “la comunità internazionale ha perso un’importante opportunità per mostrare una maggiore ambizione su mitigazione, adattamento e finanziamenti per affrontare la crisi climatica”. Era chiaro che il mondo non era sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Numerose questioni sono state lasciate aperte e le regole operative non sono state finalizzate. Un esempio significativo si riferisce all’articolo 6 dell’accordo che affronta il modo in cui i paesipossono ridurre le proprie emissioni utilizzando nuovi mercati internazionali del carbonio. L’Unione europea (UE) svolge un ruolo guida nella Convenzione sui cambiamenti climatici. Il “Green Deal” del 2019 è un ambiziosa tabella di marcia che mira a trasformare l’UE inuna società una società con emissioni di GHG nette pari a zero entro il 2050. I trasporti sono il maggiore problema climatico dell’Europa e rappresentano il 25% delle emissioni di GHG ed è la principale causa di inquinamento atmosferico nelle città. Oltre il 50% delle merci viene trasportato via trasporto terrestre e per raggiungere la neutralità climatica, il Green Deal prevede una riduzione del 90% delle emissioni dei trasporti entro il 2050. Ci sono grandi aspettative per una maggiore ambizione dalla COP 26, che si terrà a Glasgow (Scozia), Regno Unito. Il Summit annuale è stato rinviato e si svolgerà nel novembre 2021. Quali sono le azioni che possiamo intraprendere? Abbiamo pensato che la “uberizzazione” (Uber) ci avrebbe portato idee da condividere e la cura. Ma guarda il numero di autisti e taxi sulle strade da quando Uber è entrato nelle nostre vite. Questo tipo di attività non fornisce una soluzione per proteggere l’ambiente. Quindi, come possiamo mettere l’ambiente nell’equazione, cambiando così questa cultura e comportamento insostenibili? Dobbiamo iniziare a considerare i vantaggi economici derivanti dalla riduzione delle emissioni di carbonio e dei profitti aziendali. Il nostro obiettivo è di mettere il profitto di un’azienda sulla stessa linea con le esigenze ambientali. Il settore della logistica deve affrontare una sfida, ma allo stesso tempo anche un’ottima opportunità. La strategia aziendale di un’azienda deve concentrarsi non solo sulla ricerca di soluzioni a basso costo quando sceglie il fornitore per i suoi servizi. 32
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgzNzA=